Transizione 5.0: Innovazione e Sviluppo grazie alla Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un piano Transizione 5.0 completamente rivisto, con procedure più snelle, incentivi potenziati e una struttura che punta alla massima flessibilità. Questo rappresenta un’opportunità unica per le aziende che vogliono innovare e rispondere alle sfide della “twin transition”.

Con un budget di oltre 6 miliardi di euro, provenienti dalla riprogrammazione del PNRR e dalla Missione 7 – RepowerEU, il nuovo piano punta a rafforzare la resilienza energetica del Paese e a sostenere la transizione verso energie rinnovabili.

Il nuovo approccio mantiene le caratteristiche apprezzate di Transizione 4.0, come l’automatismo e la non selettività, ma le adatta alle normative europee più stringenti. Dopo un lungo negoziato con Bruxelles, l’Italia ha ottenuto il via libera per questo ambizioso progetto, che coniuga digitalizzazione, sostenibilità ed efficienza.

OBIETTIVI PRINCIPALI DI TRANSIZIONE 5.0

Il focus si sposta dai semplici beni strumentali a progetti complessi di innovazione, articolati su tre direttrici:

  1. Efficientamento produttivo: investimenti in tecnologie avanzate per ottimizzare i processi produttivi.
  2. Riqualificazione delle competenze: formazione e aggiornamento del capitale umano.
  3. Sostenibilità energetica: realizzazione di impianti per energie rinnovabili destinate all’autoconsumo.

Questi interventi, in linea con le priorità di RepowerEU, promuovono la riduzione dei consumi energetici e la decarbonizzazione industriale.

Nonostante i numeri promettenti (oltre 275 milioni di crediti d’imposta prenotati da circa 1.000 imprese), il piano deve ancora superare alcune rigidità e difficoltà iniziali, come la complessità delle regole.

NOVITÀ INTRODOTTE DALLA LEGGE DI BILANCIO 2025

Per accelerare l’adozione del piano, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti semplificazioni:

  1. Presunzione di conformità: per investimenti realizzati tramite ESCO o per la sostituzione di beni obsoleti con nuove tecnologie avanzate.
  2. Incremento degli incentivi: una sola aliquota fino a 10 milioni di euro e maggiorazioni per pannelli fotovoltaici europei ad alta efficienza.
  3. Cumulabilità con altri incentivi: il credito d’imposta è ora compatibile con misure ZES e altri fondi europei.

Un’ulteriore conquista è stata la proroga dei termini per i progetti innovativi al 2026, ottenuta grazie al negoziato con la Commissione Europea. Tuttavia, l’estensione richiede una copertura finanziaria non ancora definita.

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