Riapertura degli incentivi della Legge 181/1989 – Investimenti nelle aree di crisi industriale complessa di GELA e VENEZIA e non complessa di MASSA CARRARA

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto la riapertura degli sportelli per la presentazione delle domande di agevolazione previste dalla Legge 181/1989, finalizzate al rilancio produttivo e occupazionale nei territori caratterizzati da crisi industriale.
A partire dalle ore 12:00 del 26 novembre 2025 sarà possibile presentare nuove istanze per programmi di investimento localizzati nei seguenti ambiti territoriali:

  1. Area di crisi industriale complessa di Gela (Sicilia) – risorse disponibili: 15.926.482,66 euro
  2. Area di crisi industriale complessa di Venezia – risorse disponibili: 15.987.706,07 euro
  3. Area di crisi industriale non complessa di Massa-Carrara – risorse disponibili: 1.509.033,30 euro

Chi può partecipare

Possono accedere agli incentivi:

  1. Imprese già costituite (PMI e grandi imprese)
  2. Nuove imprese costituende
  3. Consorzi e reti di imprese
  4. Investitori industriali intenzionati a insediarsi nei territori ammessi

I programmi devono generare un impatto economico e occupazionale significativo e riguardare attività industriali, manifatturiere, logistiche o tecnologiche.

La Legge 181/1989 finanzia:

Investimenti produttivi

  1. Realizzazione di nuovi stabilimenti
  2. Ampliamento di impianti esistenti
  3. Diversificazione produttiva
  4. Introduzione di nuove linee tecnologiche

Riconversione e riqualificazione industriale

  1. Recupero di siti dismessi
  2. Rilancio di aree industriali degradate
  3. Trasformazione di attività obsolete in produzioni innovative

Innovazione tecnologica e transizione digitale

  1. Automazione, robotica, sensoristica
  2. Processi avanzati di produzione e controllo
  3. Digitalizzazione dei processi industriali

Progetti per la sostenibilità

  1. Efficienza energetica
  2. Riduzione degli impatti ambientali
  3. Economia circolare

Formazione del personale

  1. Riqualificazione di lavoratori esistenti
  2. Formazione per nuovi assunti
  3. Aggiornamento di competenze tecniche

Entità del contributo

La misura prevede una combinazione di:

  1. Finanziamento agevolato fino a una quota significativa dell’investimento
  2. Contributo a fondo perduto sugli investimenti ammissibili
  3. Contributo alla formazione del personale coinvolto nel progetto

L’intensità dell’aiuto varia in funzione della dimensione dell’impresa, del tipo di progetto e delle regole applicabili sugli Aiuti di Stato.
In generale, la combinazione può coprire fino al 75–80% del costo dell’investimento, tra agevolazioni dirette e finanziamenti agevolati.

AREA DI CRISI INDUSTRIALE COMPLESSA DI GELA (SICILIA)

Gela è una delle aree industriali più strategiche del Sud Italia, già oggetto di riconversione industriale e interventi di rilancio previsti nel PRRI (Piano di Riconversione e Riqualificazione Industriale).
Per questa area il MIMIT rende disponibili 15,9 milioni di euro dedicati esclusivamente a nuovi investimenti imprenditoriali.

Comuni che rientrano nell’area di crisi industriale complessa di Gela

Sulla base della perimetrazione definita dal MIMIT e dettagliata nella circolare del 28 marzo 2023, rientra certamente:

  1. Gela (Comune capofila e area industriale ex-ENI)

Inoltre, in base ai documenti del PRRI, risultano collegati al comprensorio industriale e solitamente inclusi per attività strettamente connesse alle filiere territoriali:

  1. Butera
  2. Niscemi
  3. Mazzarino
  4. Riesi
  5. Sommatino

Per alcuni comuni ulteriori, quali Caltagirone, l’ammissibilità è limitata a specifiche filiere o progetti correlati, e pertanto deve essere verificata caso per caso.

L’elenco dei comuni è determinato dal PRRI e dai provvedimenti ministeriali relativi all’area di crisi industriale complessa di Gela. L’inclusione di ciascun territorio è soggetta a verifica rispetto alla perimetrazione ufficiale. La nostra società effettua gratuitamente la verifica preliminare per stabilire se un progetto ricade in area ammissibile.

Progetti finanziabili nell’area di Gela

I progetti devono avere una forte componente industriale e occupazionale. Sono finanziabili:

Nuove iniziative industriali

  1. Impianti produttivi
  2. Stabilimenti per filiere metalmeccanica, meccatronica, energetica, agroindustriale
  3. Nuove produzioni con tecnologie avanzate

Riconversione del sistema produttivo locale

  1. Riutilizzo di strutture industriali esistenti
  2. Recupero di aree ex-ENI o collegate al polo industriale
  3. Introduzione di processi più moderni e sostenibili

Investimenti innovativi ad alto impatto

  1. Automazione e robotica
  2. Sistemi di controllo digitale
  3. Intelligenza artificiale applicata alla produzione
  4. Tecnologie per la sicurezza, qualità e tracciabilità

Progetti green

  1. Riduzione delle emissioni
  2. Economia circolare
  3. Recupero di materiali e scarti industriali
  4. Processi a basso impatto energetico

Piani occupazionali

  1. Incremento del numero di lavoratori
  2. Programmi di formazione avanzata
  3. Percorsi strutturati di inserimento

Entità del contributo nell’area di Gela

L’area beneficia delle misure più elevate previste dalla normativa:

  1. Fino al 75–80% dell’investimento complessivo, tra finanziamento agevolato e contributi
  2. Contributo a fondo perduto per le spese di investimento
  3. Contributo per la formazione del personale (fino al 50% delle spese)
  4. Ammissibilità di progetti industriali a partire da 1,5 milioni di euro

Queste condizioni rendono l’area di Gela una delle più vantaggiose in Italia per nuovi insediamenti industriali e per la riconversione di attività esistenti.

Modalità di presentazione della domanda

Le domande di agevolazione devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica, tramite la piattaforma informatica gestita da Invitalia, soggetto attuatore della misura.

L’accesso allo sportello avviene secondo le seguenti condizioni:

Apertura dello sportello

  1. Data di apertura: dalle ore 12:00 del 26 novembre 2025
  2. Le domande saranno accolte in ordine cronologico di arrivo, fino all’esaurimento delle risorse disponibili per ciascuna area.

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