Il programma STEP (Strategic Technologies for Europe Platform) è un’iniziativa introdotta dall’Unione Europea con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia tecnologica del continente, riducendo la dipendenza da fornitori esterni in settori strategici come le tecnologie digitali e quelle sostenibili. Questa iniziativa è regolata dal Regolamento UE 2024/795, che stabilisce il sostegno alle tecnologie critiche emergenti e alle catene di approvvigionamento correlate, promuovendo l’autosufficienza dell’Europa in ambiti chiave. In Sicilia, il programma ha ottenuto un importante impulso grazie alla riprogrammazione dei fondi del FESR 2021-2027, con uno stanziamento di 615 milioni di euro destinati a due principali settori di intervento.
Obiettivi principali del programma STEP in Sicilia:
- Riduzione della dipendenza tecnologica: STEP si pone l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative in ambiti strategici che garantiscano l’autosufficienza europea. Gli investimenti si concentrano su due settori chiave:
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- Tecnologie digitali: 369 milioni di euro saranno destinati a progetti che includono l’intelligenza artificiale, il 5G, blockchain, cloud computing e l’Internet delle Cose (IoT). Questi fondi mirano a supportare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate come microelettronica e sistemi deep-tech.
- Tecnologie pulite: 246 milioni di euro sono assegnati allo sviluppo di tecnologie sostenibili nel campo dell’energia, incluse fonti rinnovabili come il solare e l’idrogeno, nonché sistemi per lo stoccaggio energetico e la gestione delle risorse idriche.
Finanziamenti e flessibilità:
Il programma STEP si inserisce all’interno di una più ampia riprogrammazione dei fondi europei già esistenti, che consente una riallocazione delle risorse per promuovere obiettivi emergenti senza ridurre i finanziamenti destinati ad altri settori. La Sicilia ha sfruttato questa flessibilità, riassegnando una parte dei fondi per supportare le nuove priorità tecnologiche.
Impatti previsti:
STEP mira a rendere la Sicilia un centro d’eccellenza per le nuove tecnologie, promuovendo la competitività delle imprese locali e creando nuove opportunità lavorative. L’obiettivo è favorire una crescita economica sostenibile, basata su innovazione tecnologica e rispetto dell’ambiente.
Settori strategici:
- Tecnologie digitali: lo sviluppo di microelettronica, intelligenza artificiale, 5G, blockchain, cloud computing, calcolo ad alte prestazioni e edge computing rappresenta un pilastro fondamentale per la competitività dell’Europa e della Sicilia.
- Tecnologie pulite: il focus sarà su energie rinnovabili come solare e idrogeno, tecnologie per lo stoccaggio energetico e soluzioni per l’economia circolare e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
STEP si integra con le misure già intraprese dall’Unione Europea per facilitare la ripresa economica post-pandemia, sfruttando la maggiore flessibilità normativa concessa agli Stati membri e alle regioni. Questo contesto consente un uso più mirato dei fondi, agevolando investimenti in settori chiave per il futuro tecnologico e ambientale del continente.
Il programma introduce inoltre meccanismi per garantire una collaborazione efficace tra grandi imprese e PMI locali, incentivando la creazione di ecosistemi tecnologici e innovativi. Questo approccio integrato punta a colmare le lacune di dipendenza tecnologica che hanno limitato lo sviluppo europeo, rafforzando le capacità interne di produzione e innovazione.
Sfide locali e priorità:
Nel contesto siciliano, la riprogrammazione dei fondi STEP dovrà tener conto delle criticità strutturali storiche della regione, come la gestione delle risorse idriche, i rifiuti e l’approvvigionamento energetico. Sarà inoltre fondamentale sostenere il settore agricolo, duramente colpito dalla siccità, e promuovere la nascita di cooperative innovative e startup con un forte impatto sociale.
STEP rappresenta quindi un’opportunità per la Sicilia di superare alcune delle sue sfide storiche, grazie all’uso mirato dei fondi europei e al sostegno all’innovazione tecnologica. La regione ha ora a disposizione risorse cruciali per affrontare la transizione verso un’economia più sostenibile e competitiva, con un impatto significativo su settori chiave come agricoltura, energia e cultura.
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