Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato il decreto del 12 agosto 2024, che introduce i “Mini-contratti di sviluppo”, un nuovo strumento agevolativo per sostenere piani di investimento di medie dimensioni, volti a promuovere lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie critiche nelle regioni del Mezzogiorno. Lo stanziamento complessivo previsto è di 300 milioni di euro.
Obiettivi del decreto
Il decreto, emanato in attuazione dell’articolo 8 del DL Coesione, mira a incentivare investimenti strategici nel Mezzogiorno d’Italia, con progetti che abbiano un importo compreso tra 5 e 20 milioni di euro. L’iniziativa si concentra sullo sviluppo di tecnologie chiave, tra cui:
- Energie rinnovabili
- Sistemi di stoccaggio
- CCUS (Carbon Capture, Utilization and Storage)
- Semiconduttori
- Pompe di calore
- Geotermia
- Idrogeno
- Combustibili alternativi
- Fissione nucleare
- Materie prime critiche
Aree geografiche coinvolte
Gli investimenti dovranno essere realizzati in una delle aree del PN RIC 2021-2027, che comprendono le seguenti regioni del Sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Settori e tecnologie prioritari
I piani di investimento dovranno essere legati allo sviluppo di tecnologie critiche indicate dal Regolamento europeo STEP o alla costruzione di una catena del valore in uno dei seguenti settori:
- Tecnologie digitali e innovazioni nel campo del deeptech
- Tecnologie pulite e efficienti sotto il profilo delle risorse, comprese quelle a zero emissioni nette
- Biotecnologie, inclusi i medicinali presenti nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.
È prevista l’emanazione di un successivo provvedimento per stabilire le tempistiche relative alla presentazione delle domande e la definizione della graduatoria.
Questo nuovo strumento offre alle imprese del Mezzogiorno una grande opportunità per ottenere agevolazioni e favorire lo sviluppo tecnologico e industriale nelle regioni del Sud Italia.
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