Sono stati firmati dal Ministro Speranza i contratti istituzionali di sviluppo (CIS) con regioni e province autonome, nell’ambito del PNRR.
Si tratta di seimila progetti per costruire il Servizio sanitario nazionale del futuro nasceranno 1.350 case di comunità, aperte fino a 24 ore al giorno, e 400 ospedali di comunità.
Secondo il PNRR al capitolo salute in tutto sono destinati 15,63 miliardi di euro (in diverse tranche), dei quali 7 miliardi, per le “reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale“, e 8,63 miliardi, per “innovazione, ricerca e digitalizzazione dell’Ssn” (Sistema sanitario nazionale).
Nello specifico, per “reti” si intendono il rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio, potenziando e creando ex novo, strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, sviluppo della telemedicina, ed “una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari”.
Nel capitolo “innovazione” invece, nel piano ci si impegna “all’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, completamento e diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)”, miglioramento dei Lea (livelli essenziali di assistenza”, questo – così nel piano – “Attraverso più efficaci sistemi informativi.”