Credito d’imposta per le batterie sugli impianti rinnovabili: in Gazzetta ufficiale il tax credit per le spese relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

Dal 2022 è possibile utilizzare, ai fini IRPEF, un tax credit per le spese relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

A definire maggiormente nel dettaglio le caratteristiche del credito d’imposta è il decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 6 maggio, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 giugno.

Sappiamo che il tax credit, introdotto dalla Manovra 2022 può contare su un plafond di 3 milioni di euro.

Il credito d’imposta è riconosciuto ai contribuenti per le spese relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

Se i numeri non mentono, il credito d’imposta è destinato ad avere un discreto successo.

In base ai dati dello scorso anno elaborati da ANIE nel report “Osservatorio sistemi di accumulo”, infatti, le installazioni di tali sistemi sono cresciute nel terzo trimestre 2021, trainate dagli accumuli di piccola taglia abbinati ad impianti fotovoltaici residenziali.

Il trend del 2021 (periodo gennaio-settembre), era già in notevole crescita per numero, potenza e capacità di accumulo rispetto allo stesso periodo del 2020, con valori superiori rispettivamente del 107%, 142% e 182%.

In base al decreto MEF di maggio, il tax credit spetta alle persone fisiche che sostengono spese per installare sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti, e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto.

Le spese oggetto dell’incentivo devono essere sostenute nel 2022, dal 1° gennaio al 31 dicembre.

Il limite di spesa complessivo per il tax credit è di 3 milioni di euro.

L’Agenzia delle Entrate definirà, con successivo provvedimento, le modalità di riconoscimento del credito d’imposta. Nell’istanza di richiesta dell’incentivo, i richiedenti indicheranno l’importo della spesa agevolabile sostenuta nell’anno 2022 per l’installazione dei sistemi di accumulo.

Sarà poi il Fisco, sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare complessivo delle spese agevolabili, a determinare la percentuale di spesa sostenuta da ciascun soggetto che corrisponde al credito d’imposta.

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