La misura prevista dalla legge di bilancio 2020 che, tra il 2021 e il 2034, stanzia ben 8,5 miliardi a sostegno degli investimenti dei Comuni per migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale delle nostre città.
Dopo la pubblicazione lo scorso 6 marzo del DPCM che contiene i criteri per l’assegnazione dei fondi, il 2 aprile è stato infatti pubblicato il Decreto del Ministero dell’Interno che contiene il modello per la presentazione della domanda.
Di questi, 150 milioni sono destinati al 2021 e 250 milioni al 2022. La dotazione sale a 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e a 700 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.
I contributi ai Comuni per progetti anti degrado di rigenerazione urbana
Le disposizioni pubblicate in Gazzetta verranno applicate in via sperimentale per il triennio 2021-2023 e, salva l’emanazione di un decreto successivo entro il 31 marzo dell’anno precedente il periodo di riferimento, anche per i trienni successivi al 2023 e per l’ultimo biennio 2033-2034.
I contributi possono essere richiesti sia dai Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti (ma che non sono capoluogo di provincia), sia dai Comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.
Ciascun Comune può fare richiesta per uno o più interventi, nel limite massimo di:
- 5 milioni di euro per i Comuni con popolazione tra i 15.000 e i 49.999 abitanti;
- 10 milioni di euro per i Comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti;
- 20 milioni per i Comuni con oltre centomila abitanti e per quelli capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.
I contributi sono concessi per interventi di:
- Manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, inclusa la demolizione di opere abusive;
- Miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
- Mobilità sostenibile.
Una volta assegnati i contributi, per non perderli i Comuni dovranno assegnare i lavori entro:
- 15 mesi per le opere il cui costo è compreso tra 750.001 euro e 2,5 milioni di euro;
- 20 mesi per le opere il cui costo è superiore a 2,5 milioni di euro.
Per richiedere i fondi, i Comuni possono fare domanda entro il 4 giugno 2021.
La domanda dovrà essere inviata online, tramite il modello di istanza previsto dal decreto ministeriale del 2 Aprile 2021.
In caso di errori, le amministrazioni comunali possono rettificare i dati già trasmessi, inviando semplicemente una nuova domanda di contributo.