Sono gli obiettivi del Bando da 190 milioni di euro per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici, a valere sull’investimento 2.3 della Missione 1 Componente 3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), pubblicato dal Ministero della Cultura.
Le risorse messe a Bando sono dunque 190 milioni sui 300 milioni di euro complessivi perché – si legge nel bando – 100 milioni di euro sono già destinati a 5 parchi individuati dal Ministero e 10 milioni di euro andranno alla catalogazione e alla formazione dei ‘giardinieri’.
Oltre agli obiettivi già citati, il bando punta anche alla creazione di nuovi poli e modalità di fruizione culturale e turistica, al rafforzamento dei valori ambientali che il PNRR ha scelto come guida, favorendo lo sviluppo di quelle funzioni che hanno dirette e positive ricadute ambientali (riduzione dell’inquinamento ambientale, regolazione del microclima, generazione di ossigeno, tutela della biodiversità, etc.).
Inoltre, l’iniziativa ha lo scopo di concorrere, con le intrinseche caratteristiche dei parchi e giardini e con le attività educative che vi si svolgono, a diffondere una rinnovata sensibilità ambientale e paesaggistica e a far sì che i giardini e parchi storici costituiscano una risorsa in termini di conoscenze scientifiche, tecniche, botaniche e ambientali sviluppate, sperimentate e sedimentate nei secoli.
Destinatari dell’Avviso sono i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo – pubblici o privati – di parchi e giardini di interesse culturale (artistico, storico, botanico, paesaggistico) tutelati ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (DLgs 42/2004) con provvedimento espresso emesso anche ai sensi della precedente legislazione (Legge 364/1909; Legge 778/1922; Legge1089/1939; D.Lgs. 490/1999).
Sono validi sia i provvedimenti di tutela diretta sul giardino, sia quelli sull’immobile del quale il giardino è pertinenza, purché risulti evidente la sua rilevanza sotto il profilo storico-artistico.
La titolarità sul bene, l’atto di affidamento in gestione o l’atto di comodato e/o locazione deve essere antecedente al 31 dicembre 2020.
Nel caso di beni di proprietà pubblica, non affidati in gestione a terzi, il contributo a fondo perduto sarà pari al 100% delle spese per la realizzazione degli interventi. Nel caso di beni di proprietà privata, il contributo concesso potrà variare da un minimo del 50% alla totale copertura della spesa, in funzione delle modalità di fruizione pubblica del bene.
Il contributo massimo per ciascuna proposta è di 2 milioni di euro. A questo contributo sarà possibile aggiungere altri finanziamenti pubblici, comunitari, nazionali o regionali, a condizione che tale contributo non copra lo stesso costo.
Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere altamente significativi, idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione del bene, nonché un positivo ed elevato impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale.
Sarà finanziata la realizzazione di interventi sulla vegetazione e sul disegno del giardino, sulla componente architettonica e scultorea – restauro delle componenti architettoniche e monumentali quali piccoli edifici – padiglioni, tempietti, kaffehaus -, statue e altri elementi di arredo e interventi di recupero e rifunzionalizzazione di aree residuali e di piccoli edifici, anche non di pregio, finalizzati ad ospitare servizi in grado di migliorare l’accoglienza dei visitatori, come centro visitatori, biglietteria, bookshop, caffetteria, aule didattiche e parcheggio. Tra le spese finanziate ci sono anche quelle per gli impianti, la sicurezza e l’accessibilità, la comunicazione.
La dotazione finanziaria di questo bando riservata a beni ubicati nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) è di almeno il 20%. Il raggiungimento della quota minima del 40% sarà assicurato – spiega il bando – attraverso la ripartizione dei 100 milioni di euro tra gli interventi individuati dal Ministero a favore di parchi e giardini storici demaniali.
Dal 10 gennaio al 9 marzo 2022 sarà possibile inviare richieste di chiarimenti e informazioni all’indirizzo PEO: sg.pnrr-parchigiardini@beniculturali.it. Le risposte saranno rese disponibili a tutti attraverso la pubblicazione settimanale di FAQ sul sito del Ministero della Cultura.
La domanda potrà essere presentata entro le ore 13:59 del giorno 15 marzo 2022.
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