Pubblicato il 23 Agosto 2022 il Bando per accedere agli incentivi della misura PNRR “Parco Agrisolare”, con una dotazione di 1,5 miliardi di euro

L’Avviso Pubblico pubblicato approva il Regolamento Operativo recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, a cui sono destinati 1,5 miliardi di euro nell’ambito della misura PNRR “Parco Agrisolare”.
La misura è inserita nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, ed è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. Obiettivo finale della misura è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare.

Possono richiedere e ottenere il Contributo Fotovoltaico PNRR 2022:

  • imprenditori agricoli, individuali o associati
  • imprese agroindustriali
  • cooperative agricole o loro consorzi

Requisiti:

  • essere iscritti e attivi nel Registro delle Imprese
  • regolarità contributiva (DURC)

Il massimo finanziabile per ogni progetto è pari a 750.000,00€, fino a 1.000.000,00€ per il singolo soggetto beneficiario.

L’intervento principale del Bando Parco Agrisolare in agricoltura PNRR 2022 è:

  • Installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco compresa tra 6 kWp e 500 kWp, da realizzare su tetti di fabbricati legati all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale.

Gli interventi collegati alla misura, possono consistere nella:

  • Rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti
  • Realizzazione dell’isolamento termico dei tetti
  • Installazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Le spese ammesse dal Bando Parco Agrisolare in agricoltura, sono:

  1. Per la realizzazione di impianti fotovoltaici:

– Acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione

– Sistemi di accumulo

– Fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi

– Costi di connessione alla rete

L’installazione di pannelli fotovoltaici prevede un massimo di €1.500/Kwp, più ulteriori €1.000/Kwp nel caso siano presenti sistemi di accumulo, e riguardo questi ultimi, il contributo concesso non può superare i €50.000,00.

Inoltre se nel progetto è prevista l’installazione di colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile delle macchine agricole, possono essere concessi ulteriori €1.000/Kw.

  1. Per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e la realizzazione o il miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti:

– Demolizione e ricostruzione delle coperture, fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, con un limite di €700/Kwp

Per tutti gli interventi sono ammissibili le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali, comprese quelle relative alla elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni.

Sono finanziati solo impianti fotovoltaici di ultima generazione, realizzati con componenti di nuova costruzione.
Tutte le spese sono ammissibili a partire dal giorno di presentazione della domanda e il progetto dovrà essere realizzato entro 18 mesi.

Agli interventi realizzati viene riconosciuto un finanziamento in conto capitale con le seguenti percentuali di aiuto:

PRODUZIONE AGRICOLA PRIMARIA fino al 50% nelle regioni meno sviluppate (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) o 40% in altre Regioni.

Le aliquote sono maggiorate del 20% per:
– I giovani agricoltori che si sono insediati nei 5 anni precedenti
– Gli investimenti collettivi
– Gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali o specifici.

-TRASFORMAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI fino al 50% nelle regioni meno sviluppate o 40% in altre Regioni.

TRASFORMAZIONE PRODOTTI AGRICOLI IN NON AGRICOLI  fino al 30% dei costi ammissibili.

L’intensità di aiuto può essere aumentata del:
– 20% per le piccole imprese;
– 10% per le medie imprese;
– 15% per investimenti nelle zone assistite.

Le risorse sono destinate alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria per una quota pari a 1,2 miliardi di euro, mentre due quote di 150 milioni di euro sono destinate rispettivamente alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli e alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.

Un importo pari almeno al 40% delle risorse complessive è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il caricamento delle proposte sarà possibile dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.

Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili.

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