PMI ed enti locali: 100 milioni dal MISE per progetti innovativi – Pubblicato il bando su transizione ecologica, autoimprenditorialità, turismo, cultura, riqualificazione aree urbane

Pubblicato il bando del Ministero dello Sviluppo Economico che stabilisce termini e modalità per la richiesta di contributi agevolativi di PMI ed enti locali per la realizzazione di progetti pilota innovativi, che puntano a favorire la promozione e lo sviluppo del sistema produttivo sul territorio nazionale.

Per la misura sono stanziati complessivamente oltre 100 milioni di euro che potranno essere destinati ad ogni singolo progetto pilota selezionato per un ammontare massimo di 10 milioni di euro.

Le risorse derivano dalla chiusura dei Patti territoriali e dei Contratti d’area.

Beneficeranno dell’agevolazione i progetti d’investimento e innovazione relativi a iniziative che promuovono interventi imprenditoriali e pubblici finalizzati allo sviluppo delle aree interessate, la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, transizione ecologica, autoimprenditorialità e riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne, nonché alla realizzazione e ammodernamento di infrastrutture pubbliche.

Gli interventi imprenditoriali e/o pubblici che costituiscono il progetto pilota devono essere selezionati dai soggetti responsabili dei Patti territoriali ancora operativi sulla base di una procedura trasparente e aperta e poi sottoposti al soggetto gestore della misura, Unioncamere, dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto MISE in Gazzetta ufficiale fino al 15 febbraio 2022.

All’istruttoria del soggetto gestore seguirà la valutazione dei progetti risultati ammissibili da parte di una commissione tecnica formata da cinque componenti, di cui tre in rappresentanza del MISE, uno del Ministero dell’Economia e delle finanze e un altro di Unioncamere.

L’erogazione dei contributi, una volta approvata la graduatoria, è invece affidata a Cassa Depositi e Prestiti, che gestisce il FRI, il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca cui fanno capo le risorse per i Patti territoriali.

Ogni progetto pilota deve essere costituito da azioni coerenti tra loro e relative a una o due delle aree tematiche individuate dal Ministero:

  1. competitività del sistema produttivo, in relazione alle potenzialità di sviluppo economico dell’area interessata;
  2. valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
  3. transizione ecologica;
  4. autoimprenditorialità;
  5. riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne.

Per quanto riguarda gli interventi imprenditoriali sono ammissibili:

  1. progetti di investimento;
  2. progetti di avviamento;
  3. progetti di innovazione;
  4. progetti di investimento nel settore della produzione agricola primaria;
  5. progetti di investimento nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli;
  6. progetti di investimento nel settore della pesca e dell’acquacoltura.

Quanto agli interventi infrastrutturali, invece, i progetti possono prevedere la creazione o l’ammodernamento di infrastrutture pubbliche destinate prevalentemente al bacino dell’utenza locale del Patto territoriale, non idonee ad attirare clienti o investimenti da parte di altri Stati membri.

I soggetti beneficiari dei contributi sono i soggetti titolari degli interventi imprenditoriali e degli interventi pubblici selezionati dai soggetti responsabili dei Patti territoriali e previsti nell’ambito dei progetti pilota ammessi.

Per gli interventi imprenditoriali le proposte possono essere presentate da PMI regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese, mentre per la realizzazione di interventi pubblici possono presentare domanda gli enti locali con sede legale nell’area nella quale sono realizzati gli interventi previsti dal progetto pilota.

Gli interventi dovranno essere conclusi entro sessanta mesi dall’assegnazione del contributo al soggetto responsabile, se pubblici, o entro quarantotto mesi per quelli imprenditoriali.

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