Le alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze sono volte a produrre nuovi approcci strategici e a stabilire una cooperazione per proporre soluzioni concrete di sviluppo delle competenze a breve e lungo termine in determinati settori economici o in ambiti che attuano il patto per le competenze, che è un’importante azione dell’agenda per le competenze per l’Europa per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza.
L’obiettivo principale del patto è mobilitare e incentivare tutti i portatori di interessi pertinenti affinché intraprendano azioni concrete per lo sviluppo delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro, mettendo in comune le proprie risorse e istituendo partenariati, anche a livello dell’UE, per rispondere alle necessità del mercato del lavoro e sostenere la transizione verde e quella digitale, come pure le competenze nazionali, regionali e locali e le strategie di crescita.
I risultati delle alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze, ossia la conoscenza delle competenze settoriali, le strategie in materia di competenze, i profili professionali, i programmi di formazione e la pianificazione a lungo termine, saranno pertanto un importante contributo al lavoro dei partenariati settoriali che hanno aderito al patto per le competenze.
Le alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze rispondono con interventi a breve termine e strategie a lungo termine alla carenza di competenze nel mercato del lavoro che ostacola la crescita, l’innovazione e la competitività in settori specifici. Le alleanze saranno attuate nei 14 ecosistemi industriali individuati nella nuova strategia industriale per l’Europa.
Il patto per le competenze si basa sul piano per la cooperazione settoriale sulle competenze e da esso trae ispirazione.
Le alleanze sosterranno l’attuazione del patto sviluppando una strategia settoriale per le abilità. Tale strategia mira a incidere significativamente a livello sistemico e strutturale al fine di ridurre le carenze, lo scarto e lo squilibrio tra domanda e offerta di competenze e a garantire qualità e livelli di abilità adeguati. La strategia settoriale per le abilità deve comprendere una serie chiara di attività, di tappe e di obiettivi ben definiti volti a sanare lo squilibrio tra la domanda e l’offerta di competenze a sostegno di una strategia globale di crescita del settore specifico.
Facendo riferimento ai dati relativi alle necessità di competenze in relazione ai profili professionali, le alleanze per l’attuazione del piano sostengono la concezione e l’erogazione di contenuti di istruzione e formazione e di metodologie didattiche e formative a livello transnazionale, adottabili velocemente a livello regionale e locale e a favore di nuove occupazioni emergenti.
Le proposte dovrebbero includere la concezione di programmi di formazione professionale continua per rispondere ai bisogni urgenti di competenze delle persone in età lavorativa. Esse dovrebbero anche comprendere l’elaborazione di profili professionali emergenti e le relative qualifiche, che dovrebbero essere acquisibili ai livelli IFP superiori e postsecondari (livelli EQF da 3 a 5) e ai livelli terziari (livelli EQF da 6 a 8). Le proposte dovrebbero includere inoltre la concezione dei relativi programmi di studio e di istruzione e formazione centrali che diano accesso a tali qualifiche.
Tra i partner del progetto devono figurare organizzazioni di istruzione e formazione professionale, istituti di istruzione superiore e operatori del mercato del lavoro. Idealmente dovrebbero essere coinvolti anche organismi politici, organismi di certificazione, associazioni di settore europee e rappresentanti dell’industria.
Può candidarsi qualsiasi partner a pieno titolo legalmente stabilito in un paese aderente al programma. Tale organizzazione presenta la domanda per conto di tutte le organizzazioni partecipanti coinvolte nel progetto.
Le organizzazioni seguenti possono essere coinvolte come partner a pieno titolo, entità affiliate o partner associati nell’ambito delle alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze (piano). Possono essere organizzazioni pubbliche o private legalmente stabilite in uno dei paesi aderenti al programma o in un paese partner:
- Istituti di istruzione superiore,
- erogatori di IFP,
- reti di erogatori di IFP,
- piccole, medie o grandi imprese (comprese le imprese sociali),
- istituti di ricerca,
- organizzazioni non governative,
- enti pubblici a livello locale, regionale o nazionale,
- organizzazioni attive nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù,
- intermediari che rappresentano organizzazioni o imprese attive nel campo dell’istruzione, della formazione o della gioventù,
- organismi di accreditamento, certificazione, riconoscimento o qualificazione,
- camere di commercio, dell’industria, del lavoro o dell’artigianato,
- parti sociali europee o nazionali,
- ospedali o altri istituti di cura, compresa l’assistenza a lungo termine,
- autorità responsabili dell’istruzione, della formazione o dell’occupazione, a livello regionale nazionale,
- servizi per l’impiego,
- uffici nazionali di statistica,
- agenzie per lo sviluppo economico,
- associazioni di settore o professionali,
- consigli settoriali in materia di competenze,
- organismi che forniscono orientamento professionale, consulenza professionale, servizi di informazione e servizi per l’impiego.
Gli istituti di istruzione superiore stabiliti in un paese aderente al programma devono essere titolari di una carta Erasmus per l’istruzione superiore (CEIS) valida. La CEIS non è necessaria per gli istituti di istruzione superiore partecipanti aventi sede in un paese partner.
Nelle alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze (piano) devono essere rappresentati almeno 8 paesi aderenti al programma, con almeno 12 partner a pieno titolo. Il partenariato deve includere almeno 5 operatori del mercato del lavoro (imprese o società, oppure organizzazioni rappresentative intermediarie quali camere, sindacati o associazioni di categoria) e almeno 5 erogatori di istruzione e formazione (IFP e/o istituti di istruzione superiore), come partner a pieno titolo. In ogni proposta devono essere coinvolti come partner a pieno titolo almeno un IIS e un erogatore di IFP.
I 14 ecosistemi industriali individuati nella nuova strategia industriale per l’Europa sono:
- Turismo: trasporto passeggeri e viaggi; hotel, strutture per brevi soggiorni; ristoranti e catering; eventi,
parchi a tema ecc. - Mobilità – Trasporti– Settore automobilistico: produzione di veicoli a motore, navi e treni, e accessori; la loro riparazione e manutenzione; trasporto merci ecc.
- Industria aerospaziale e difesa: produzione di aeromobili e veicoli spaziali; armi e armi da guerra; satelliti ecc.
- Costruzioni: costruzione di complessi residenziali e non residenziali; costruzione di strade e ferrovie; costruzione di servizi pubblici e ingegneria civile; attività associate ecc.
- Agroalimentare: produzione vegetale e animale; trasformazione di alimenti; attività veterinarie ecc.
- Industrie ad alta intensità energetica e basse emissioni di carbonio:estrazione di combustibili fossili; raffinazione; fabbricazione di prodotti ad alto impatto ambientale: plastica, prodotti chimici, concimi, ferro e acciaio, prodotti in legno, cemento, gomma, metalli non ferrosi ecc.
- Tessile:produzione di prodotti tessili, abbigliamento, calzature, cuoio, gioielli ecc.
- Settori creativi e culturali: giornali, libri e periodici; cinema, video e televisione; radio, musica ecc.
- Digitale: telecomunicazioni; software e programmazione; portali web; fabbricazione di computer, apparecchiature ecc.
- Energia rinnovabile:motori elettrici, motori e turbine; produzione di energia elettrica; produzione e distribuzione di gas ecc.
- Elettronica: produzione di elettronica ecc.
- Prodotti al dettaglio:vendita al dettaglio; vendita all’ingrosso collegata ai consumatori ecc.
- Economia sociale e di prossimità:imprese sociali, associazioni e cooperative che mirano a generare un impatto sociale ecc.
- Salute: attrezzature e prodotti farmaceutici; ospedali, residenze sanitarie assistenziali, assistenza residenziale ecc.
Ai fini della loro proposta le alleanze devono scegliere un ecosistema industriale come obiettivo del loro progetto. È possibile selezionare per il finanziamento solo una proposta per ecosistema industriale. Una proposta può riguardare un ecosistema che non rientra in un progetto di “piano” in corso o un ecosistema che ha già un “piano” in corso. In quest’ultimo caso la proposta deve riguardare campi e aree tematiche che sono chiaramente diversi da quelli affrontati dai progetti di piano in corso (https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1415&langId=en).
La sovvenzione massima dell’UE per progetto è di 4 milioni di euro e la percentuale massima di cofinanziamento pubblico è dell’80%
La domanda dovrà essere inoltrata all’ Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA).
Scadenza del bando: 07 settembre 2021
Per informazioni dettagliate sul bando: LINK
Per la ricerca di Partner/Advisor: LINK